30 Set
La Notte dei Ricercatori è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea fin dal 2005 che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei. L’obiettivo è di creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante. Anche il Fermi aderisce da anni a questa iniziativa, arrivando alla terza edizione che si è svolta venerdì 27 settembre 2019.
Nell’atrio dell’Istituto sistemato per l’occasione, dopo il saluto della Dirigente, prof.ssa Monica Nanetti, gli alunni del Fermi hanno presentato significativi e innovativi progetti scientifici realizzati nel corso delle attività extrascolastiche.
Come ha ricordato la Dirigente, questa è un’iniziativa principalmente organizzata dai ragazzi del biennio che si sono messi alla prova, non senza difficoltà, coadiuvati dai docenti e da qualche ragazzo del triennio.
Due ragazzi del primo anno hanno parlato dello sbarco sulla Luna, mettendo a confronto le immagini dell’evento con le “prove” dei complottisti che affermano invece che tale sbarco non sia mai avvenuto. La lettura in lingua originale della poesia 1971 di Borges e l’ascolto, attraverso una radio originale del 1939, del discorso di Salvatore Quasimodo in occasione della cerimonia del Premio Nobel hanno chiuso il momento letterario per aprire le porte alla scienza.
I ragazzi hanno illustrato i loro progetti: “Geottaviano”, un museo petrografico a cielo aperto, in cui hanno studiato le formazioni marmoree presenti in via Ottaviano a Roma, evidenziandone i colori, le proprietà, la resistenza e la bellezza. “Neanderthapp”, contributo dei ragazzi del Fermi alla rete europea DiCulther che si prefissa di digitalizzare la cultura.
“Otto zampe per sette colli”: Lo studio, portato a termine da un ragazzo e una ragazza del biennio, sulla specificità dei ragni romani ha incantato tutti sia per i disegni realizzati con precisione e cura, sia per le descrizioni approfondite delle abitudini dei ragni, delle zone in cui vivono e di quanto possano essere pericolosi.
Sono stati poi proiettati alcuni video, uno che racconta la vita di due falchetti che hanno fatto il nido sul tetto dell’edificio C dell’Istituto e un altro che testimoniava il lancio del CanSat 2019 (un tipo di razzo sonda utilizzato per insegnare la tecnologia spaziale completamente realizzato dai ragazzi) effettuato dal gruppo L.A.S.E.R. del Fermi che vicino Modena lo ha lanciato e monitorato.
La manifestazione si è conclusa con la presentazione degli ultimi tre lavori: Trashbot, prototipo del robot spazzino, molto apprezzato dal pubblico presente che lo ha potuto vedere in azione.
Apriporta, progetto in collaborazione con Oracle, che permette di sapere sempre chi è presente nell’istituto in base al codice di accesso.
Videoguida virtuale per visitare l’Abbazia di Concerviano realizzata dai ragazzi di informatica per la valorizzazione del territorio.
La manifestazione si è conclusa intorno alle 22 con i partecipanti che, andando via, discutevano ancora di progetti e di nuove idee: una serata perfetta!
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