Il film che racconta la vita e l’opera del creatore di Facebook, ha vinto a Los Angeles il riconoscimento Globe che anticipa le nomination all’Oscar del mese prossimo a Los Angeles. Il regista David Fincher famoso anche per i film Seven, Fight Club e lo Strano caso di Benjamin Button, narra la vita di Mark Zuckerberg 26 anni fondatore del più importante social network: Facebook. Il film si concentra sulla nascita di Facebook raccontandoci tutte le ragioni del successo planetario del social network. Nei retroscena della fondazione di questo importante fenomeno che sta modificando radicalmente le relazioni umane, c’è la solitudine che compare anche in ambienti come i campus universitari americani e poi c’è una caratteristica molto americana dove ragazzini ventenni possono creare degli imperi economici. Cè stata in precedenza la storia raccontata di Bill Gates e di Steve Jobs, prima di Mark Zuckerberg. Il regista con grande maestria racconta la storia di un incredibile successo ottenuto da un antieroe che si trasforma in eroe man mano che la sua fortuna cresce. Le relazioni sociali diventano un capitale finanziario e quindi sfruttare il traffico del dialogo umano come un business. Facebook diventa una macchina per fare soldi e così la nostra vita quotidiana viene trasformata in una banca dati, o per usare il nostro nome , il nostro volto e i nostri amici come altrettanti agganci di marketing verso altri. La partecipazione a questo social network dipende dalla nostra volontà e forse nonostante i rischi che sappiamo andare incontro, ci scriviamo a questi social network per paura di essere diversi o avere l’incubo della solitudine.
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