C’è una piccola norma , lasciata in eredità dall’ex ministro dell’istruzione Gelmini, che rischia di rivelarsi letteralmente didtruttiva per la scuola pubblica. Stabilisce che le classi iniziali nelle scuole di secondo grado siano formate da almeno 27 allievi, in casi particolari si scende a 25. Questa norma è stata pensata per accorpare classi e tagliare la spesa, la novità sta portando istituti di straordinario valore a lottare per la sopravvivenza, con il rischio costante di dover chiudere per sempre. La qualità dell’istituto del resto non basta da sola a scongiurare i pericoli. Una norma del genere nega a moltissimi ragazzi soprattutto a quelli di origine più umile, il diritto di studio. l’idea di risparmiare è poi in sè paradossale: formando delle menti si permette piuttosto di dare un contributo, anche economico al Paese.Senza la scuola, si gettano via potenziali eccellenze. Questa norma nega a chi non ne fa già parte di accedere alla futura classe dirigente.
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